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Autore La ricerca della felicità - Gabriele Muccino
Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 11-01-2007 22:31  
“All’inizio del 1981, quando divenni padre per la prima volta, ero così felice che il senso di urgenza aumentò”.
Così recita Chris Gardner nel prologo del suo libro “La ricerca della felicità”.
Tutto il film omonimo ruota attorno al desiderio dell’uomo di essere compiuto, di trovare, finalmente e una volta per tutte, uno stato di quiete e soddisfazione personale.
La sua risposta di Gardner, il dato oggettivo che gli cambia la vita, non sembra essere, almeno a guardare la prima opera yankee di Gabriele Muccino, un incontro, fosse anche la presenza costante e, per alcuni versi, decisiva del figlio di cinque anni, un avvenimento davvero insolito e latore di una scintilla di novità nella vita.
La sua odissea ha come motore il più classico e arido “american dream”, quella sorta di miscuglio tra il volontarismo meccanicista che posa tutto il proprio essere su un domani senza aderenza alcuna con la realtà presente, e una specie di tardo calvinismo che vede una certa benevolenza del fato, degli “dei” (e dunque della società), nei confronti di chi nella vita ha successo.
Per cui il punto di svolta, in un ambiente dal tessuto sociale praticamente invisibile (nessun parente, nessun amico), non è un incontro, una novità vera nella routine di tutti i giorni, ma una banale auto di lusso, una Ferrari, paradigma di una condizione sociale a cui fortissimamente tendere, segno (ir)raggiungibile di un’agognata omologazione, desiderio di farcela sempre e comunque per non essere etichettato come un loser, un perdente, insulto senza pari nel nord-america.
La domanda di felicità che emerge ineluttabile, dunque viene ridotta al possedere ciò che non si ha e che si vorrebbe avere, sterile e vacua meta, feconda, in quanto rilanciante ad un ulteriore ricerca di potere e di possesso, di una dirompente carica conflittuale.
Parlando con il Gardner di oggi, alla conferenza stampa romana di presentazione del film, si scopre infatti che quella sua ricerca è lungi dall’essersi risolta in un pur sorprendente arricchimento materiale, dopo la vittoria, unico su venti, di uno stage in un’importantissima azienda di intermediazione finanziaria, dopo aver condotto per diversi anni una vita di estrema indigenza.
“Le uniche persone in qualche modo felici che oggi conosca sono quelle che assumono un qualche tipo di droga”, dice in modo laconico.
Muccino si tuffa così in un film non suo, ma che non fatica a rendere tale, capovolgendo il sottotesto che aveva caratterizzato la sua filmografia italiana; si passa alla cieca e sterile ricerca della felicità legata al denaro e al successo, mentre si era partiti da una disgregazione minimalista e fatalista dell’uomo e della famiglia vista come primario sfaldamento della società. In entrambe le visioni, pur così radicalmente difformi, è presente sottotraccia il tema che viene esplicitato dal titolo dell’ultimo lavoro: questa “ricerca della felicità” che viene, in ogni caso, ridotta a qualcosa di concretamente tangibile, per cui destinato ultimamente a finire; che sia un’amante, uno spinello, un futuro lontano da casa o, come per Gardner, il successo e la ricchezza.
Dopotutto, per citare il regista, “è questo che la società americana, individualista e materialista, si aspettava”.
Ci sarebbe piaciuto vedere, dopotutto, un film sui diciannove stagisti scartati: questo, in fin dei conti, nel suo essere a tratti duro, a tratti consolatorio, esteticamente dipinto di un realismo patinato, è fin troppo semplice, un po’ ipocritamente, farselo piacere.

pubblicato già qui
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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Refolo

Reg.: 10 Gen 2007
Messaggi: 13
Da: Milano (MI)
Inviato: 12-01-2007 14:31  
la finestra del mio appartamento si affaccia su panorama squallidamente metropolitano in cui giganteggia un megacartellone pubblicitario.. da qualche giorno la prima cosa che vedo la mattina è il manifesto del film di muccino... la settimana scorsa invece c'era una bonazza delle calze omsa... ... ... l'inverno milanese è proprio duro...

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IOSONO

Reg.: 04 Ago 2006
Messaggi: 217
Da: Milano (MI)
Inviato: 13-01-2007 01:02  
Questo film è molto bello, soprattutto la scena dove lo assumono, ha molti pro e contro... soprattutto pro.

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DiTraverso

Reg.: 02 Gen 2006
Messaggi: 409
Da: Bruino (TO)
Inviato: 13-01-2007 18:09  
Film carino.
Will Smith alieno, l'interpretazione perfetta.
Se non gli danno l'Oscar mi faccio prete
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Papa', tu sei come Babbo Natale e Topolino messi insieme: cosi' incantevole e cosi' finto...". (da "Big fish")

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 14-01-2007 08:23  
un film ingannevole e insopportabile...

Trama---- 1981 - Chris Gardner sta disperatamente cercando di riparare a un investimento sbagliato , un acquisto di un improbabile macchina scanner portatile poi da rivendere , mentre la moglie lavora con doppi turni per sbarcare il lunario.La gestione del piccolo Christopher e' difficilissima e si cerca di sopperire alle difficolta' in tutti i modi possibili.
Mentre la situazione precipita in un baratro sempre peggiore per lo sfortunato Chris sembra apririsi uno spiraglio di difficile gestione...

Sunto del commento ---- Muccino se ne va in America e racconta una storia Americana , o meglio una storia ambientata in America che sembra essere un plot da Spike Lee.Ma mentre il grande regista Americano ne avrebbe fatto una vigorosa denuncia e una aperta e demolente bilancia di valori , Il nostrano regista delle grida e degli urli ci propina una passionevole carrellata di lacrimevoli stereotipi , con situazioni sempre piu' difficili da concepire in quanto nella corsa al buco nero verso la caduta si dimentica ogni logica di trama e di conseguenzialita' di situazione.E mentre Chris e Christoper si trovano sempre peggio anche lo spettatore si gioca le due ore di durata in una noia morale , con il saliscendi del succedersi che srotola la sua ellissi nella vasca del miele e delle frasi fatte ( " sei un bravo papa' " e " non permettere a nessuno di toglierti un sogno" ) che in italia sarebbero state urlate e qui invece vengono piante.
Un film di una pochezza e di una piattezza immane ,con personaggi del tutto fuori da ogni contesto che accettano il protagonista con situazioni del tutto risibili, giocato sul sicuro e senza nessun volo pindarico di fantasia.
Bandiere Usa e Capitan America sono presenti a ricordare la gratitudine del Gabriele , che ha avuto un incasso stellare con questo film dei buoni sentimenti mal mostrati e rozzamente orchestrati.
Che Muccino resti in italia , almeno non facciamo brutte figure con gli americani...le sue grida sono piu' convincenti dei suoi pianti fasulli.

Osservazioni estese ( non leggere senza visione ) ---- ... e cosi' ecco che colui che ha dato vigore al cinema italiano con due film se non altro convincenti , anche se non perfetti , e ha fatto scoprire Accorsi e la Mezzogiorno ( tra l'altro da un po' assenti dal grande schermo paragonato al serrato numero di film fatti dopo l'ultimo bacio ) se ne va in America , fortunatamente senza l'insostenibile fratello Silvio , a dirigere uno degli attori piu' amati del pubblico locale il man in black Will Smith ( in versione baffuta ) .
Muccino sceglie la strada del ricreare le situazioni del 1981 omaggiando all'inizio ,e riproponendo , la scena delll'arrivo in citta' dell'ingenuo cow-boy Voight di " Un uomo da marciapiede " ( il barbone per terra, la gente non curante e lo stupore solo suo ) , tappezzando poi la citta' di manifesti del cinema del periodo ( abbiamo anche un taxi con la locandina di Toro Scatenato ) e con oggetti culto del momento ( il summa sta nel cubo di rubik ) .
Questo spalmare oggetti e significati per dirti ( oh, ricorda , ho detto 1981-82 ) dopo un po' risulta fastidioso e monotono , anche perche' mentre le locandine potrebbero solleticare il divertimento del cinefilo altre cose come le pubblicita' americane del tempo sono per noi un oggetto del mistero sconosciuto.( tranne quella del coppertone con la celebre bambina che viene tirata per le mutandine da un cagnolino , ripresa anche nella locandina di un film italiano).
Assistiamo come tipico di Muccino alla estremizzazione del tutto , d'altronde la sua esteriore capacita' di pregiare il film di emozioni indotte e 'un magma di colpi di maglio che qua non puo' far apparire , non puo' trascendere in urla e grida , non puo' far correre i personaggi in citta' urlando la loro disperazione.Dovendo interiorizzare crea situazioni di una banalita' assurda , creando ganci e strizzate d'occhio agli americani , dove si parla di grandi sogni davanti a un pallone di basket e di scoperta di uomini validi in uno stadio di baseball.
Assistiamo incolpevoli alle situazioni piu' inconcepibili ( elencarle tutte e' impossibile ) dove ci vuol far credere che una madre e moglie affettuosa lavoratrice soda ( thandie newton ) abbandoni il figlio dopo averlo voluto con se all'inizio , che un uomo con giacca e cravatta entri in un ricovero per barboni ( tra l'altro in mostra e in fila belli posizionati ad arte senza nessuna credibilita' , fortuna che il Mucc ha tolto il direttore di scena con i numeri delle comparse...), che nel campo dei brooker ci siano persone che accettano e capiscono con il sorriso le situazioni piu' strambe.Gli scanner poi prima non se ne vende uno e dopo vanno via a grappoli.I soldi non ci sono e le multe si pagano lo stesso.La cosa piu' grossa comunque e' il furto dello scanner dell'hippie , dove Chris lascia uno scanner e la voce fuori campo ti avverte " Si assurdo , ma lui e' ingenuo ".Qualcuno dice che e' una storia vera ? romanzarla cosi' e' facile ma decisamente delittuoso verso la logica e lo spettatore.
Tutto in ordine e nulla a posto sembra dire questo lacrimevole e spudorato film di ingannevole trama , dove un padre preferisce coinvolgere il figlio in situazioni a dir poco spiacevoli piuttosto che saperlo al sicuro con la madre , cosparso di stelle e strisce al vento dove il simbolo e' Capitan America vilmente abbandonato in uno dei rari momenti di rabbia
del protagonista , quasi a simboleggiare che bisogna sempre credere e mai lasciare sogni e ideali.
Un film costruito per piangere , che non potra' far altro che accontentare chi vuol commuoversi con facili stili , dove campeggia un Will Smith dalla lacrima facile che si porta dietro il suo vero figlio per posti e citta'.
Che Muccino resti in italia a gridare , perche' far piangere e' un arte e non un inganno , un emozione che porta verso l'occhio e la mente le lacrime mentre lui sa portare solo lacrime di noia.

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non solo quentin ma nel nome di quentin...quentin tarantino project
QUENTIN TARANTINO PROJECT

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 14-01-2007 08:26  
Dopotutto, per citare il regista, “è questo che la società americana, individualista e materialista, si aspettava”.(cit.petrus )

...infatti ha fatto un film solo per dare al grande pubblico solo cio'vuole senza coraggio e non quanto si deve in una ottica creativa .
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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 15-01-2007 10:03  
queste critiche mi sembrano esagerate. ora non ho tempo, commenterò dopo se mi riesce.

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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 15-01-2007 10:08  
Un buon film, con limiti dichiarati, ma comunque buono
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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JimDean


Reg.: 27 Nov 2006
Messaggi: 56
Da: biella (BI)
Inviato: 15-01-2007 10:35  
Non l'ho ancora visto, ma mi attira molto.
penso che sia propio bello con will smith e il figlioletto!!!!
_________________
" Anche il Più piccolo granello di Sabbia ha in se, il potere di distruggere..."

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Ayrtonit
ex "ayrtonit"

Reg.: 06 Giu 2004
Messaggi: 12883
Da: treviglio (BG)
Inviato: 15-01-2007 12:27  
quote:
In data 2007-01-15 10:35, JimDean scrive:
Non l'ho ancora visto, ma mi attira molto.
penso che sia propio bello con will smith e il figlioletto!!!!



ahahahah riconosco gli utenti dall avatar, e ho creduto che questo qui sopra fosse abyss.
stavo quotando per dire: meno droga da oggi!!

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"In effetti la degenerazione non è mai divertente, bisogna saperla mantenere su livelli tollerabili.
Non è tanto una questione di civiltà, ma di intelligenza."
DEMONSETH

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 15-01-2007 15:13  
mio dio, devo affrettarmi a trovare un nuovo avatar...

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 15-01-2007 20:44  
lo vedo tra due settimane,non mi aspetto capolavori,ma solo un onesto film medio curato e ben recitato.muccino sa soprattutto girare e far recitare(molto meno sceneggiare),quindi dovrebbe essersi trovato bene.certo che sentirlo parlare fa paura...lo vedevo ieri da baudo,si capisce al volo che è il fratello di quell'altro.e will smith mi sta di un simpatico unico,speriamo abbia smesso con quelle stronzate di action e si impegni in film seri o buone commedie.
ciao!

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oldboy83

Reg.: 06 Gen 2005
Messaggi: 4398
Da: Mogliano (MC)
Inviato: 15-01-2007 21:10  
quote:
In data 2007-01-15 12:27, Ayrtonit scrive:
quote:
In data 2007-01-15 10:35, JimDean scrive:
Non l'ho ancora visto, ma mi attira molto.
penso che sia propio bello con will smith e il figlioletto!!!!



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utopia


Reg.: 29 Mag 2004
Messaggi: 14557
Da: Smaramaust (NA)
Inviato: 15-01-2007 21:49  
quote:
In data 2007-01-15 21:10, oldboy83 scrive:
quote:
In data 2007-01-15 12:27, Ayrtonit scrive:
quote:
In data 2007-01-15 10:35, JimDean scrive:
Non l'ho ancora visto, ma mi attira molto.
penso che sia propio bello con will smith e il figlioletto!!!!



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Mayapan

Reg.: 17 Nov 2006
Messaggi: 932
Da: milano (MI)
Inviato: 15-01-2007 23:27  
Visto qualche giorno fa. Il film è secondo me guardabile, ma non mi ha entusiasmato. C’è da riflettere su come la ricerca della felicità venga ricondotta al raggiungimento del successo e della ricchezza.
Ripensando al film la cosiddetta ‘fase della felicità’ (come viene chiamata dalla voce fuori campo) ha inizio non appena Chris (will smith) riesce a conquistare il tanto desiderato posto di lavoro. E qui bisognerebbe forse concentrarsi su quello che sta prima, ovvero sul percorso, sulle difficoltà che lui ha dovuto superare per arrivare ad ottenerlo. Un obiettivo che da solo non garantisce certo la felicità, ma quantomeno un futuro dignitoso a lui e al piccolo Christopher. Sarebbe più opportuno quindi chiamarla dignità.
Probabilmente, anzi senz’altro, non è corretto usare il termine felicità e forse neanche parlare di serenità, più precisamente in quel momento finisce per il protagonista e per il figlio la fase della disperazione.
La ricerca della felicità penso che abbia inizio proprio in quel momento e che quel momento non vada quindi considerato come un punto di arrivo in quel senso. Aspetto che però nel film è del tutto tralasciato. Al contrario nel finale viene dato spazio ai successi ottenuti poi da chris gardner come se fossero dei traguardi nel percorso della felicità.
Parlando degli attori, buona seconda me l’interpretazione di Will Smith ( anche se a volte non mi è sembrato ‘naturale’), ma migliore quella del figlio.

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[ ...il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani ]

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